Da bambino accarezzava le stelle... Kokocinski in mostra a Roma
KOKOCINSKI - La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown
Palazzo Cipolla, via del Corso 320, Roma
17 settembre - 1° novembre 2015
Orari: lunedì ore 15.00 - 20.00, martedì-domenica ore 11.00 - 20.00
Ingresso libero
Emozionante. Ecco la parola che mi girava nella testa e negli occhi stamattina, all'inaugurazione della mostra di Alessandro Kokocinski a Roma. L'immaginario dell'artista viaggia attraverso i totem della sua arte, che ritornano sulle tele e nelle sculture: un Pulcinella tragico e commovente; il Petruska di Stravinskij, che da marionetta si fa mobile e terribilmente umano; il Clown triste e irriverente delle ultime sale. Sono le maschere che Kokocinski usa per coprire la sua arte, ma poi, come d'incanto, lungo il percorso, si trovano i pensieri poetici dell'artista impressi sulle pareti, scritti di suo pugno, con una grafia matura e sbarazzina, ad accompagnare l'anima tra le sale, a scoprire la mente del poeta dietro la maschera dell'artista. Le tele e le tavole sono magnifiche misture di olii, cartapesta, carta colorata; le sculture di vetroresina, rame, bronzo, ferro. Come se non bastasse, i titoli stessi delle opere sono canti di luna, che vanno trascritti e memorizzati e mai più dimenticati.
Battezza la mia ombra
Brucia il cielo seminato di stelle
Come la mia notte spogliata delle stelle
Con il sole tra i denti
Il cielo ha versato un fiume di stelle
Mi è rimasto solo un sentiero, nel giardino dell'alba, per capire ogni cosa
Partirò con le mani vuote ma con l'anima speranzosa
Quello che ho, quello che spero, tutto quello che sono, tutto quello che amo
Rimane il segno del mio essere. Ogni stella è il suo testimone
Sono solo nel cortile del mio cuore
Grazie, Koko.
Estratto dal sito della Fondazione Kokocinski: "In mostra un corpus di oltre 70 opere polimateriche e circa 40 opere inedite realizzate dall'artista Alessandro Kokocinski solo per questa personale.
Nato a Porto Recanati nel 1948 da madre russa e padre polacco, Kokocinski nei primi anni '60, a Buenos Aires, entra a far parte del fantastico mondo del circo come acrobata con i cavalli e inizia a viaggiare per l'America Latina. La persecuzione militare argentina lo costringe a rifugiarsi a Santiago del Cile (1969), dove espone disegni di chiara denuncia politica. Alla caduta del governo Allende, Kokocinski si trova già in Europa, a Roma, dove è accolto da intellettuali come Rafael Alberti, Alberto Moravia, Carlo Levi e altri. Prima di lasciare Roma per Anticoli Corrado, partecipa alla X Quadriennale d'Arte Nazionale di Roma ed è invitato dallo Stato Vaticano ad esporre nei propri Musei e ad illustrare l'Angelus Dei per l'anno Santo sotto il pontificato di Papa Paolo VI.
La sua pittura, d'un realismo visionario e accattivante, assomma il mondo fantastico russo, la passione e il realismo sudamericano e il fascino luministico secentesco italiano. Forse proprio da questo caleidoscopio di culture e di vocazioni etico-sentimentali è nata la prospettiva fantastica, insieme allucinata e sapiente, la pittura tutta fuga e tutta compendiata energia che ormai da tempo la critica ammira senza riserve; ma che piace, per la misteriosa tensione che sorprende e coinvolge, anche ai non addetti ai lavori. Da poco è tornato a lavorare in teatro. Ha ideato e realizzato assieme all'attrice Lina Sastri lo spettacolo "Cuore mio", dove la sua pittura si è fusa con la drammaticità e la musicalità napoletana."
Estratto dal sito del Museo: "Dal 17 settembre al 1 novembre 2015 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla presenta al pubblico la mostra personale di Alessandro Kokocinski (Porto Recanati, 1948) dal titolo Kokocinski. La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown. L'esposizione, articolata in sei sezioni - L'Arena; Pulcinella; Petruska; Sogno; Il Clown; Maschera Interiore -, contempla un corpus di oltre settanta opere polimateriche dalle tecniche fortemente innovative (dipinti, sculture, altorilievi, installazioni, disegni, filmati, versi poetici, libri d'artista) ispirate alla metamorfosi della «maschera» e annovera circa 40 opere inedite realizzate dall'artista espressamente per questa circostanza, tra queste, Come lo squarcio di un lampo di luna; Petruska; Poesia; Il cielo respira fra vita e sogno; Volò tra le stelle; Sono solo nel cortile del mio cuore; Abbagliare il mondo. Molte sono poi le unità figurative che hanno viaggiato intensamente, negli anni esposte al Silpakorn Arts Centre di Bangkok, all'Art Fair di Shanghai, al MNBA - Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires, al NAMOC di Pechino. L'itinerario è animato anche da due grandi installazioni (Olocausto del Clown tragico; Non l'ho fatto apposta; quest'ultima si avvale della preziosa partecipazione di Lina Sastri, in un video di corredo) che compongono una miscellanea figurativa satura di spunti linguistici, rielaborazioni di opere precedenti assemblate in nuove configurazioni, variazioni tematiche. Ricchissima la grafica e i disegni. "
Siti utili
https://www.mostrakokocinskiroma.it/
https://www.fondazioneromamuseo.it/it/index.html