Le donne di marmo dolente di Pietro Canonica
Foto di apertura: Pietro Canonica, Veglia dell’anima, Scultura, 1901, Marmo patinato, Credits Vincenzo Collura Maggio 2015
Se in un giorno di malinconia volete fare due passi a Villa Borghese, sostate alla Fortezzuola, come viene chiamata la casa - museo del maestro Pietro Canonica. Potrete, così, visitare la collezione di sculture epiche, con cavalli eroici e cavalieri intrepidi, accanto a delicate figure sospiranti, che sono quelle che noi preferiamo tra le opere del maestro. Pietro Canonica è stato uno scultore famoso e acclamato in tutta Europa, un senatore del Regno d'Italia, un accademico. Poi la Grande Guerra cambiò la sua prospettiva e ci regalò il sentimento delle sue donne di marmo dolente. Donne bellissime ed eteree, fermate sulla soglia della giovinezza eterna. Per vedere anche l'uomo, o quel che ne resta a parte l'arte, su richiesta, il custode vi accompagnerà per le stanze dell'appartamento al primo piano.
Il museo è ad ingresso libero.
https://www.museiincomuneroma.it/servizi/news/8_piccoli_musei_di_roma_ad_ingresso_gratuito
Estratto dal sito del Museo:" Il Museo Pietro Canonica, immerso nel verde di Villa Borghese, costituisce un importante testimonianza del modello museografico delle case d’artista, e nella sua integrità, può essere considerato uno dei pochissimi esempi in Italia.
La collezione del Museo è costituita principalmente dalle opere di Pietro Canonica: marmi, bronzi, e modelli originali, oltre ad un gran numero di bozzetti, studi e repliche che costituiscono un itinerario completo della evoluzione di questo artista e allo stesso tempo sono di grande interesse da un punto di vista didattico per la conoscenza dei processi creativi ed esecutivi nel campo della scultura.
La particolare tipologia di questo Museo offre al visitatore, oltre al normale percorso espositivo lungo le sette sale al piano terra, anche un percorso più “intimo” e privato che si snoda attraverso l’atelier e, al primo piano, l’appartamento privato dell’artista. In questa ala del Museo sono raccolti arredi di pregio, oggetti d’arte, arazzi fiamminghi e perfino una armatura da samurai risalente al secolo XVII. Molto importante è anche la collezione di dipinti di proprietà dello scultore, sono soprattutto quadri dell’ottocento piemontese, di particolare pregio le opere di Enrico Gamba, Giovan Battista Quadrone, Antonio Fontanesi, Vittorio Cavalleri."